Come ribadito a più riprese, non vi è necessità di sovradimensionare gli impianti, ma si dovrà raggiungere un buon equilibrio tra spesa da sostenere ed effettiva necessità di energia.
Le case a basso consumo consumano poca energia.
Di conseguenza è preferibile scegliere una buona integrazione tra due o tre fonti e lasciare che sia l’edificio stesso a richiedere l’intervento della caldaia o del solare termico (per fare un esempio) a seconda della disponibilità e delle esigenze del momento.
Riscaldamento e protezione passiva dell’edificio dovranno surrogare in buona parte i consumi energetici, ma in molti casi i “picchi” di caldo e freddo richiederanno il supporto degli impianti.
L’installazione di impianti costosi e sovrabbondanti difficilmente verrà ammortizzata e non apporterà particolari benefici microclimatici o sulle bollette energetiche. La scelta dovrà essere fatta pertanto in base a specifici fattori e dovrà tenere conto prevalentemente delle condizioni climatiche locali e dello stile di vita del nucleo familiare.
Ho ritenuto quindi opportuno mettere in evidenza gli articoli attualmente già pubblicati che si sono occupati di vari aspetti attinenti l’argomento impianti per le case prefabbricate.